Camera del lavoro

Alto Lazio

La grande occasione di Roma, tra Giubileo e smart working

Natale Di Cola, segretario della Cgil capitolina, ripercorre il lavoro del sindacato in questi mesi per difendere i romani dal caos dei cantieri e, nel 2025, dalla pacifica invasione dei pellegrini

Roma si prepara. Era iniziata un anno fa con questo nome la grande vertenza che la Cgil capitolina ha portato avanti in questi dodici mesi per difendere le lavoratrici e i lavoratori e, più in generale, i cittadini, dai rischi del Giubileo 2025.

La Cgil ha aperto la vertenza smart working e i cittadini sono d’accordo
“In questo autunno, lo sapevamo già, si sta registrando la maggior concentrazione di cantieri in città – ha spiegato Natale Di Cola, segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio –, per questo abbiamo chiesto che venisse potenziato il trasporto pubblico e che si agevolasse la diminuzione dell’utilizzo dei mezzi privati. Lo abbiamo fatto lanciando, circa un mese fa, la vertenza smart working, accompagnata da un sondaggio nel quale siamo riusciti a coinvolgere circa 15 mila cittadini residenti a Roma, che ci hanno consegnato un risultato straordinario: la stragrande maggioranza si è detta favorevole all’implementazione del lavoro da casa”.

“Abbiamo ottenuto e definito l’accordo quadro sullo smart working e il lavoro da remoto proposto dal Sindaco e Commissario Straordinario per il Giubileo, Roberto Gualtieri, con le associazioni datoriali”. Ad annunciarlo un comunicato della Cgil di Roma e del Lazio che da tempo si batte per l’estensione del telelavoro almeno come antidoto al caos generato dai cantieri aperti nella Capitale e dall’impatto sulla città che avrà l’enorme flusso turistico durante tutto il 2025.

 

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