Maria Giulia, nel video seguente, ricorda suo marito, Stefano Fallone, e Paolo Pasquali deceduti a causa di un incidente sul lavoro.
Questa testimonianza è un forte richiamo alla responsabilità collettiva: quella di non restare indifferenti di fronte a tragedie che troppo spesso passano sotto silenzio. La morte di Stefano Fallone e Paolo Pasquali non può essere solo una statistica. È una ferita che continua a sanguinare, soprattutto quando giustizia e sicurezza tardano ad arrivare.
Maria Giulia, con il suo coraggio, dà voce a tutte le famiglie che hanno perso un proprio caro per mancanza di tutele sul lavoro. Il suo appello ci invita a trasformare il dolore in impegno concreto, e a usare anche lo strumento democratico del referendum per dire basta alla cultura dell’appalto al ribasso, della fretta, della superficialità nei controlli.
L’8 e 9 giugno abbiamo l’occasione di scegliere da che parte stare: se continuare a ignorare o iniziare a cambiare. Fermare la strage sul lavoro non è solo possibile, è doveroso.
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