IL PARCO EOLICO OFF-SHORE DI CIVITAVECCHIA DIVENTI OPERA STRATEGICA NAZIONALE
La città di Civitavecchia viene da una servitù energetica di più di 80 anni, una condizione che era divenuta insostenibile per il territorio e i cittadini che lo abitano. Per questo abbiamo iniziato a progettare un vero e proprio piano della transizione che accompagni Civitavecchia nel percorso di rinascita, piano che conto di poter presentare a fine marzo.
Proprio in ottica di una transizione energetica e di abbandono delle fonti fossili, nel 2025 sarà finalmente dismessa l’attuale centrale a carbone. Un traguardo straordinario che si unirà a un nuovo distretto energetico sostenibile, che stiamo progettando assieme al territorio, e al primo campo eolico galleggiante d’Italia che verrà situato proprio a 20 km dalla costa Civitavecchia.
Con una lettera aperta ai ministri Cingolani e Giovannini, ho chiesto al Governo di includere il Parco eolico offshore di Civitavecchia nell’elenco delle opere strategiche nazionali, facilitando gli investimenti necessari per la realizzazione degli impianti. Senza una ricaduta positiva sui territori, tutte le risorse del PNRR, della nuova programmazione di fondi Ue 2021-2027 e tutti quelli a venire, produrranno solo nuove cattedrali nel deserto, come accaduto nel Sud Italia con la Cassa del Mezzogiorno a partire dagli anni ’60.
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